I lavori solisti di Marta utilizzano la sintesi analogica e un sistema di loop a nastro, per mezzo del quale crea schemi di ripetizione che danno forma a un senso di distanza densa, dinamica e catartica.
Il suo suono tocca una vasta gamma di generi di musica elettronica, come l'ambient, le prime escursioni della scuola di Berlino, la psichedelia e la musica su nastro.Ha prodotto tre album da solista: l'autoprodotto Quitratue (2014), Anzar dell'impronta affiliata a Touch The Tapeworm (2016) e Sonus Ruinae, pubblicato nel settembre 2020 dall'etichetta sperimentale berlinese Morphine Records.
Si è esibita in diversi festival e sedi, in particolare Museo Reina Sofia, Biennale di Venezia, Berghain, Funkhaus, Café Oto, Mutek Festival.