THE FIFTH SEASON – “Omonimo” (6 tracks) Gli stereotipi ci sono tutti, con una certa predilezione per il prog degli anni '70. La band romana ammette di proprio pugno nelle note allegate una certa inesperienza, e comunque siamo lieti di constatare come questa non abbia fatto perder loro la voglia di andare avanti. Nel frattempo, mancanza di fondi cronica permettendo, decidono di dare alla luce questo EP nella speranza di concludere un accordo con qualche etichetta discografica. Beati gli onesti diremmo noi. Si fonda una band per fare un disco - se poi le cose non vanno come devono ci si scioglie, si cerca altri amici, si buttano giù un altro paio di pezzi, ci si dà un altro nome, e via di nuovo alla ricerca di produttori (leggere "finanziatori"). Se non si riesce nell'intento, o si riparte con lo stesso iter, o ci si butta a corpo morto nell'autoproduzione, millantando nuove fantomatiche etichette, con il proposito di risollevare le sorti della discografia italiana. E intanto si vanno ad ingrassare le tasche dei soliti sciacalli che propongono manifestazioni (a pagamento ovviamente, altrimenti come sarebbe possibile mantenere lo yacht a Montecarlo e continuare a vestirsi da finti morti di fame?) che daranno una svolta alla vostra vita. Niente di personale con il gruppo in questione, anzi: a dispetto della loro autocritica sui limiti della band possiamo dire che le potenzialità ci sono, e hanno dalla loro un buon livello sia tecnico che vocale. Sound che in Italia sicuramente riscuoterà molti più consensi dalla critica che dal pubblico. La dilatazione dei brani, tipica del periodo d'oro di un certo comiacimento per il lisergismo prog, si ritrova nella traccia 2 "Spring In A Drop", una suite di 11 minuti che lascia spazio a tutti i musicisti di sfogare tutte le tecniche sperimentate in anni di lezioni. Un concept album che, francamente, non ci è ben chiaro come possa essere ulteriormente manipolato dall’eventuale produttore, se non semplicemente implicare una nuova registrazione di alcune parti e una distribuzione il prodotto: ormai tutto è già stato deciso, e modificare la tracklist potrebbe compromettere la fruibilità dell'ascolto e la comprensione dello stesso.