James Murphy è uno dei musicisti più influenti di questi ultimi anni. Coi suoi Lcd Soundsystem ha fatto ballare il mondo intero e quando decise di mettere fine al progetto le pagine dei più importanti quotidiani e delle riviste specializzate se ne caddero di articoli che spiegavano chi fosse Murphy e cosa avesse dato alla musica in questi anni. Quella selva di pezzi ci ricordava, nel caso non lo sapessimo, che dietro quel progetto c'era una mente fervida che, sapevamo, non si sarebbe fermata là e infatti il musicista continuò a fare musica e a produrla (grazie alla sua etichetta, la DFA). Recentemente a Murphy era venuta un'idea che poteva anche sembrare stramba, ovvero quella di musicare la metropolitana di New York, idea che ha pian piano preso piede fino a diventare qualcosa di concreto e ora il Wall Street Journal ha pubblicato un'intervista a Murphy in cui si sentono anche le prime note che caratterizzeranno la “Tube” americana. La cacofonia della metro, come la chiama il quotidiano americano, è un suono da cambiare per Murphy. In pratica l'idea è quella di sostituire i continui “bip” e i rumori tipici della metro con dei set di note che ritornino dei suoni più gradevoli così “più la stazione si riempie, più ricca d'armonia diventa” e le stesse note – scrive sempre il WSJ – suonerebbero in una sequenza “quando la metropolitana arriva alla fermata”. L'idea è farlo per tutte le 468 stazioni metropolitane, il che forse potrebbe essere un piccolo problema come spiega un portavoce dell'azienda newyorkese il quale ha spiegato che l'idea è ottima e in molti ci avevano pensato durante questi anni, ma forse di difficile messa in pratica visto che “richiede molto tempo e molti soldi e “probabilmente vorrebbe dire mettere fuori uso 3289 obliteratrici, cosa che le autorità non sarebbero disposte a fare per 'un progetto d'arte'”.